Dezincificazione
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La dezincificazione puo' essere di due tipi:
L’attacco selettivo dello zinco degli ottoni e' facilmente diagnosticabile per la variazione di colore che subiscono le zone del materiale interessate dal fenomeno che finiscono per assumere una colorazione rosso-rame. La dezincificazione e' fondata sul seguente meccanismo:
Dato che il rame residuo non ha la resistenza dell’ottone, la resistenza della lega si abbassa considerevolmente. La dezincificazione puo' essere minimizzata o prevenuta agendo sull’aggressivita' del mezzo e mediante protezione catodica; in ogni caso l’intervento sull’ambiente e' poco economico. Generalmente quando si teme questo tipo di corrosione si interviene sul materiale metallico, ad esempio scegliendo un ottone a basso contenuto di zinco ( 85% Cu - 15%Zn ); aggiungendo inibitori specifici quali As, Sb, P; oppure ricorrendo ai cupro-nichel ( 70-90% Cu, 30-10% Ni ). A carico di ghise grigie si manifesta un attacco selettivo della matrice ferrosa che prende il nome di processo di grafitizzazione, esaltato dall’azione di una cella galvanica (matrice ferrosa anodica rispetto alla grafite catodica), per effetto della quale si forma uno strato poroso costituito da grafite, ruggine, vuoti, che non ha piu' la proprieta' del materiale metallico originario. Da tenere presente che le ghise bianche, nodulari e malleabili sono esenti da questo tipo di corrosione. |
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